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Avventura numero 26 -- Il Super Cane --

"Favorisca documenti e patente!"

Mogio mogio, Giuseppe consegno' all'Appuntato Capretta quanto richiesto, e recito' mentalmente due Avemmarie e due Paternostri con gli occhi fissi alla statuina di Padre Pio che con aria sorridente abbracciava fraternamente quelle della moglie e delle figlie sul cruscotto della vecchia Duna color biscotto andato a male.

Dopo il rituale controllo, l'Appuntato Capretta torno' con aria burbera da Giuseppe, restituendogli i documenti e annunciandogli la ferale notizia: " Le faccio il verbale, non accenda la macchina e non scenda!"

Giuseppe accenno' ad una timida protesta: " Ma come il verbale, generale, che infrazione ho commesso, sto' a 60 all'ora sulla provinciale, non so' passato cor rosso, non ho sorpassato contromano... gnente ho fatto, genera'..."
"Ma che generale e generale, innanzitutto so' un semplice appuntato, e poi ce lo sa benissimo quello che ha fatto... e ringrazi Dio che nun la porto in questura, e che je faccio il minimo della multa prevista, ma solo perche' oggi e' il compleanno della signora Capretta, che poi sarebbe mia moglie..."
"E che avrei fatto, povero me, a commissa'... vado piano piano a lavora' alle 6 de mattina..."

L'Appuntato Capretta inizio' a perdere la pazienza: "E ce lo sai benissimo che hai fatto, che su sta strada ce stanno piu' telecammere che a cinecitta' e t'hanno pizzicato mentre, subito dopo er Tamoil, hai aperto la portiera e hai scaricato quella povera bestia pe' strada, e poi te ne sei annato... sei n'antro de quei fenomeni che prima se invaghiscono der cane, poi alla prima ciavatta smozzicata lo abbandonano pe' strada, irresponsabile che nun sei altro... quasi quasi te ce porto, in questura, se insisti a fa' er furbetto..."

Giuseppe assunse una strana aria comprensiva, appoggio' la mano sulla manica della divisa del suo interlocutore, e tento' di spiegarsi: "Ah, e' pe' Zebra... caro il mio tenente, ma quello altro che un abbandono de na povera bestia, e' stato un esorcismo.."

"Innanzitutto t'ho gia' detto che so' appuntato... e poi...un esorcismo abbandona' un cane pe' strada? Ma che me stai a prende in giro?"





"No, tene', ma che prendo in giro... me faccia spiega'.... vede, io so' un grandissimo tifoso de la Juve... a casa mia, in salotto, invece de quarche crosta o litografia, cio' le foto de un sacco de personaggi della grande juve, dai tempi de Sivori a Der Piero che da' da beve all'uccellini..."

L'Appuntato Capretta fece segno al suo compagno di pattuglia di tirar fuori l'etilometro, anche se era la prima volta che vedeva certi effetti del vino su un guidatore, e comincio' a pensare che Giuseppe avesse pippato la colla o altre sostanze allucinogene, ma Giuseppe non si diede per vinto: "Allora marescia'' deve sape' che 'sto cane cia' dei poteri paranormali, e' na specie de demone... sara' che abbitamo a Testaccio, ma sta bestia porta jella e io l'ho provato scientificamente..."

"Senti, ma ciai voja de scherza'..."

"No, ma che scherza'... tutto e' cominciato l'anno scorso... Zebra, che in salone non c'entrava mai perche' ce sta costante la puzza de ammoniaca che mi moje lava er pavimento de sto salone du' vorte ar giorno... insomma, questo entra, e la prima cosa che fa, da' na leccatina alla foto de Moggi.."

"Embe' che sara' mai, come ar solito, er cane sporca e voi nun lo portate fori perche' non ciavete tempo, e allora lo abbandonate in mezzo alla strada..."

"Ma che sporca e sporca, dotto', Zebra e' piu' educato de Eriksson... pensi che fa la cacca ar bagno e poi te porta er rotolo della carta iggienica in bocca pe' pulije er... vabe' ... insomma, lo vedo che da' sta leccata a la foto de Moggi e penso pure che sia un gesto de affetto, e je faccio na carezza a sto cane che me pare dimostra' amore juventino... e invece banfete, tempo du' giorni e me ingabbiano Moggi per Calciopoli..."

"Vabe', ma questa e' scaramanzia..."

"Ma che scaramanzia e scaramanzia, pure io li' per li' nun ciavevo fatto caso... ma er giorno dopo sto diavolo arientra in salone e me slinguazza Bettega e Giraudo... e aribanfete, me se ciucciano pure sti due..."

"Ma davero?"

"Si, e poi nun te va a da' na lavatina co' la saliva a la foto de Pessotto e quello se butta in meno de 24 ore da la finestra? e quanno fa' finta de da' la zampa a Lapo Ekan ecco che quello se lo bevono pe l'orgia co' li transessuali..."

L'Appuntato Capretta, che segretamente nascondeva un corno di 10 centimetri nelle mutande e che alla scaramanzia ci credeva eccome, medito' a fondo la questione e poi, inaspettatamente, liquido' Giuseppe con un laconico "Va bene, levate da torno che oggi e' il giorno tuo fortunato".

Non appena Giuseppe si fu dileguato all'orizzone, il rappresentante della Benemerita si fiondo' in macchina, parti' a razzo e sotto gli occhi sbigottiti del collega imbocco' la prima uscita, riprese la provinciale in direzione contraria e dopo 5 chilometri vide finalmente Zebra, con la lingua penzoloni, fermo al posto in cui l'ingrato Giuseppe lo aveva scaricato.

Senza profferir parola, l'appuntato ando' a prendere la povera bestia e la carico' in macchina.

Quando il suo collega gli domando' se intendeva portarlo al canile, si limito' a rispondere: "Ma che canile e canile, questo viene 'bbono... mo' lo porto a casa, stacco tutte le foto della Maggica e ce attacco quelle della Juve de quest'anno... hai visto mai...."

Avventura numero 25 -- Cli... M'Attizza...Tori--


Quando Silvana alzo' gli occhi e vide che il termometro in peltro che troneggiava sulla credenza del salone segnava i 35 gradi, si riebbe miracolosamente dal torpore post prandium.
Ormai allo stremo delle forze, agguanto' con la mano scivolosamente umidiccia il cordless e compose furiosamente il numero verde di una nota azienda romana che radiofonicamente le martellava i maroni ogni 30 minuti promuovendo climatizzatori da favola a prezzi da leggenda, comprensivi di iva, montaggio, trasporto e clamorosa radio galleggiante da piscina in omaggio alle prime 10 telefonate.
Miracolosamente, la cornetta le restitui' il tono di libero, ma l'entusiasmo per l'inaspettata fortuna crollo' subito al suolo quando a rispondere fu una simpatica vocina, con sottofondo distorto di "Il pullover", che si scusava ma tutti gli operatori erano momentaneamente occupati, minacciando poi di perdere per tutta la vita il diritto acquisito se si azzardava ad attaccare, e che era molto meglio se si piazzava la cornetta all'orecchio fissandola con il nastro isolante per poter comunicare con il primo essere umano disponibile.
Nonostante aborrisse le attese telefoniche, Silvana fece di necessita' virtu' e si predispose ad una attesa inevitabile.
Un po' il caldo, un po' il fatto che ritrovandosi da sola in casa si era potuta concedere una smutandata storica, com'e' e come non e', fu di fatto che tra una virtu' del pullover musicale e un ultimatum della voce preregistrata che le ricordava di non riagganciare, Silvana si ritrovo' a titillarsi oscenamente le parti intime, con movimenti sempre piu' frenetici, che si interrompevano solo per salire ad arzigogolare con i capezzoli ormai turgidi per poi riscendere, insistenti e ritmici, a lenire e stimolare il crescente piacere.
Fu cosi' che grondante di sudore e al limite del parossismo, Silvana rispose ansimante a Sono-Matteo-in-cosa-posso-servirla con un eroticissimo :"Non ce la faccio piu'..."
"La capisco signora, con il caldo che fa in questi giorni..."
"Ho disperatamente bisogno di qualcosa di grosso, di potente, perche' ormai non resisto ..."
"Ah capisco, magari un 12mila BTU in pompa di calore..."
"Si, una roba che pompi..."
"Dove glielo dobbiamo mettere signora, in camera da letto..."
"No, sono sul divano, in salone, sto impazzendo..."
"Va bene, abbiamo una truppa cammellata di ragazzoni in zona che potrebbero venire da lei anche in un'oretta diciamo..."
"Un'oretta, e chi resiste, qui bisogna venire subito, che sono tutta bagnata..."
"Si suda parecchio e' vero, ma con la funzione di deumidificazione vedra' che il sudore non sara' piu' un problema... va bene, cerchiamo di mandarle qualcuno al piu' presto possibile...."
"Si, dai, sbrigatevi che non ce la faccio piu'... me la montate subito, vero?"
"Si signora, e senza sporcare nulla, lavoriamo pulito nel massimo dell'igiene, che quando ce ne andiamo quasi non se ne accorge che ci siamo stati, se non per il benessere che le abbiamo finalmente portato in casa signora..."
"Si, Si, venite..."
"Allora, signora, per il prezzo, sono 1800 euri, capira', le offerte dei prezzi speciali sono terminate subito, sono rimasti solo pochi esemplari di gran marca, ma sono soldi ben spesi..."
Silvana raggiunse l'orgasmo con un ululato animalesco tanto che Matteo si spavento' davvero: "Signo', signo', ma state bene? Ch'e' successo...? Se e' per il prezzo, le veniamo incontro, insomma, capisco che la cifra non e' quella che lei si aspettava, ma un accordo lo troviamo, e' che poi lei ci chiama con urgenza..."
Scossa da un ultimo sussulto, Silvana riprese il controllo della situazione con incredibile prontezza... "Er Prezzo? Ah, si... ma come mai a Peruzzi a Totti a Bruno Conti je fate spenne 350 euri e a me me ne chiedete quasi 5 vorte tanti?"
"Come le dicevo signora, gli esemplari in offerta sono esauriti subito, non e' questione di Totti o di Peruzzi, e' che ci hanno azzerato le scorte in poche ore..."
Ancora scossa, Silvana cerco' di darsi un certo contegno, e, con voce impostata, tronco' corto: "Caro Lei, a queste condizioni ci devo pensare, altro che truppe cammellate, con 1800 euri me carzo tutti i Centocelle Nightmare messi insieme... voi ve approfittate degli attimi de debbolezza, ecco come funzionate voi... e poi oggi pe' fa le orge fa troppo caldo, magari ve richiamo a settembre, va bene? Arrivederci"
Matteo-in-cosa-posso-servirla osservo' attonito la cornetta per cinque minuti buoni, poi una occhiataccia della responsabile commerciale gli consiglio' di riattaccare per rispondere subito ad un altra, accaldatissima acquirente.

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