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Avventura numero 41 -- Virus dei nostri tempi #3 --

Il virus di cui ci occupiamo stavolta e' uno dei grandi misteri della scienza. Seppure sia una pandemia che colpisce trasversalmente tutte le popolazioni mondiali, a prescindere da sesso, religione, razza, eta' e se abbiano o meno votato Berlusconi, nonostante i suoi sintomi siano chiari e noti a livello scientifico da millenni, ebbene, nonostante tutto cio' ancora non esiste un nome scientifico con cui identificare il batterio responsabile di questa gravissima patologia, che chiameremo Postvacanzismo.

Come anticipato, i sintomi del postvacanzismo colpiscono il reduce dalle vacanze a partire dal giorno stesso in cui arriva in vacanza; infatti il pensiero che dopo una settimana o due tutto quel tripudio de culi e tette al vento, de canzoncine dell'animazione, de cocktail a tutte le ore, de piscine e de ombrelloni, sia soltanto temporaneo, colpisce in maniera subdola il vacanziere, instillando il seme del batterio del postvacanzismo.
Durante tutta la vacanza, il batterio si impossessa di tutti i gangli sensoriali del malcapitato ospite, che sente inspiegabilmente il bisogno di

- fare un piercing sul capezzolo come il capovillaggio, tanto poi in giacca e cravatta non si vede;
- comperare un braccialetto brasiliano portafortuna realizzato nel magazzino retrostante la spiaggia con della dozzinale lana a tinta chimica, nonostante sia evidente che pagarlo 5 euri sia gia' premonitore di tracolli economici a venire;
- indossare rigorosamente canotte traforate a dispetto del ventre adiposo e della coperta di lana merinos il cui vello ricopre braccia, gambe, petto e orrore orrore anche la schiena dell'ammalato;
- esibirsi nei classici balli latiniamericani e in particolare dimostrare a tutti il movimento pelvico con cui si accompagnano le musiche di sensual, un movimiento sensual, sensual un movimiento muy sexy ... ;
- abbandonare i morigerati cappellini con visiera a favore di rutilanti bandane stampate a foglie di marijuana;
- partecipare ad eventi teatrali tragicomici in cui gli viene chiesto si squartare le melodie di Baglioni, mentre lo innaffiano con secchiate di acqua gelata, gli chiedono di togliersi la canotta, gli tirano i peli delle ascelle e per i piu' temerari, gli tastano anche le parti intime a cura di animatori maschi travestiti da donna;
- Rispettare pedissequamente il seguente calendario giornaliero: risveglio muscolare, gare di canoa, torneo di bocce, rubabandiera, sigla del villaggio, pranzo, giochino del caffe', pennichella, tutti in piscina, acquagym, torneo di carte, torneo di biliardino, torneo di calciotennis, giochino aperitivo, cena, babydance, spettacolo serale, balli fino alle tre di notte, senza soluzione di continuita' per tutta la durata della vacanza.

Per gli ospiti femminili del virus, alcune varianti ai suelencati sintomi sono:

- piercing alla lingua, soprattutto se in vacanza lontano dal marito. Sai quanto sara' contento al tuo rientro immaginando come lo hai collaudato in sua assenza;
- non indossare manco la canotta traforata in ogni occasione possibile, in particolare in spiaggia e nell'appartamento privato del capoanimatore (sempre se in vacanza da single) durante il provvidenziale babyclub che tiene a bada i figli;
- rispettare pedissequamente lo stesso calendario quotidiano dei maschi, con appendice in camera del capoanimatore come variante essenziale della sintomatologia.

Dopo una settimana o due di decorso, la malattia restituisce alla societa' un individuo completamente trasformato rispetto a quello arrivato pochi giorni prima nella localita' vacanziera.
Come infatti si sale in macchina per il viaggio di ritorno, il CD dei grandi successi degli Earth Wind & Fire o dei Pink Floyd viene immediatamente messo da parte per inserire nel lettore il preziosissimo CD con le musichine del villaggio, pagato quanto un cofanetto con gli inediti dei Queen edizione DeLuxe e che tutti gli anni contiene la stessa compilation di canzoncine per bambini e musiche per i balli di gruppo fatta salva la sigla del villaggio, unico inedito.
Tra una maccarena e un ciapa la gallina, il primo ingorgo stagionale in autostrada ha lo stesso effetto di una torta al cioccolato per uno malato de diabbete.
A questo punto inizia in maniera automatica il lento inevitabile processo di cura che portera' a debellare il virus in un periodo di tempo variabile da una settimana a due mesi, periodo che varia da individuo ad individuo per ragioni tutte da individuare.
La cura prevede una prima fase d'urto particolarmente traumatica, che consiste nel tornare a casa e dover immediatamente affrontare:

- rottura della caldaia, non funzionamento dell'ADSL e del Digitale terreste, frigorifero vuoto e possibilmente rotto,
torre di Pisa in miniatura costituita dalle bollette insolute, dodici avvisi di raccomandate non ritirate foriere di altrettanti verbali della polizia stradale, graduatoria scolastica della ultimogenita che quando eri partito era rientrata negli aventi diritto all'asilo comunale e che l'agosto bulgaro ha fatto retrocedere di 25 posti in graduatoria e quindi fuori dalla lista de quelli che ce rientrano.

Passata questa primissima fase, dopo 24 ore domenicali passate tra ricordi, nuove richieste di amicizia su Facebook e altre amenita' che paiono rinverdire i fasti del viruss, inizia quella successiva legata alla ripresa delle attivita' lavorative.

I primi giorni gli ammalati piu' cronici compaiono in bermuda a fiori, orecchino, camicia hawaiana e infradito nei corridoi aziendali e dispensano ignari saluti e sfotto' ai pallidi colleghi rimasti al chiodo; le collanine d'osso di mammuth e le cavigliere di finto argento risuonano nei corridoi inframmezzati da improponibili "uappala'" al posto dei piu' consoni buongiorno e buonasera.

Questa fase e' la piu' socialmente pericolosa in quando l'ammalato mette a rischio la sua stessa sopravvivenza economica e puo' essere risolta solo a colpi di camicie col colletto a doppio bottone e cravatta regimental.

Nel caso di ammalato di sesso femminile, varianti alla precedente situazione sono l'abbigliamento da danzatrice del ventre e l'ancheggiare ostentato stile istruttrice d'aerobica del villaggio. Tali atteggiamenti possono riscuotere successo presso gli alti vertici aziendali, e quindi impiantare una evoluzione del virus che sfocia nella mignottaggine da carriera; nel caso un cui la malata sia invece un cesso che cammina, il massimo che si ottiene e' un paio di tastate dal ragioniere maniaco del terzo piano e un paio di email aventi come oggetto "Bentornata bocca de rosa".

Lentamente, il virus del postvacanzismo comincia a lasciare il corpo ospite sotto i colpi dell'inizio delle scuole, del pagamento delle bollette, dei carrelli stracolmi di provviste, dell'invasione di calcio giocato e parlato, dei conti della spesa e di quelli del fantacalcio... di quella sana, noiosa, ripetitiva cura che chiamano vita...




Avventura numero 40 -- Virus dei nostri tempi #2 --




Er flaggello di questo inizio millennio, er bacillo piu' virulento de Ebbola, piu' contaggioso der vaiolo, piu infingardo de una moje infedele, e' senza dubbio er Social Networking.
Subdolo come Luciano Moggi, e' partito con sintomi minimali che interessavano inizialmente un numero molto limitato de soggetti, principalmente localizzati nelle sedi bancarie e finanziare nord americane.
Questi geni della finanza drogata, dei mutui al cardiopalma, dei finanziamenti a babbo morto, visto che erano belli sicuri der loro posto de lavoro e dell'aura opulenta in cui scureggiavano, fancazzeggiavano alla ricerca de vecchi compagni de classe con cui vantasse della piscina a tre piste con ninfette incluse appena installata nel loro magnifico appezzamento vista Hollywood, per poi ovviamente spigne ar vecchio compagno de classe, dimenticato ma sempre dotato de busta paga, er subdolo investimento fraudolento.
Da bravo trojan, er virus ha cominciato quindi a diffonnese dalle classi piu' agiate ma anche non tanto affollate a quelle ben piu' numerose dei poveri cristi. Sfruttando l'evoluzione tecnologica, er fredifrago batterio ha ben presto preso il controllo della situazione adattandosi perfettamente all'ambiente circostante, dal palmare al blackberry all'i-phone.
La migrazione dalla patria degli Obama a quella dei Bergonzi, al grido di Yes We Can, e' stata un attimo. E cosi' il fenomeno Social Network e' sbarcato rapidamente in tutti gli angoli del mondo, e non poteva certo non installare un bel ceppo de quelli tosti all'interno del Belpaese, che con il suo clima mediterraneo ha favorito il dilagare dell'epidemia.
Er piu' cazzuto dei virus SN e' senza dubbio er famosissimo, direi famiggerato FaceBook, che de seguito rinomineremo FB per semplicita' e pure perche' solo a scrivelo me vengono fori tutti l'effetti collaterali possibbili e immagginabbili, dall'eczema alla balbuzzie....
FB e' arivato in Italia come clandestino. Ce stanno leggende che raccontano anche fantomatiche nottate passate ar centro profughi de Lampedusa, ma nun ce stanno prove documentali de un siffatto passaggio. Sta de fatto che a un certo punto sto FB s'e' ritrovato libbero de circola' e de attecchi' in maniera trasversale su tutte le fasce sociali e socialiste della Nazione.
Li primi a esse colpiti so' stati ovviamente li smanettoni der picci', li maniaci dei giochi multiplayer e i fanatici de le faccine su Messenger. Sti soggetti, gia' debbilitati da lunghe nottate a conquista' territori nemici su Travian, a combatte li mostri su World Of Warcraft o a bombarda' strane citta' a quadrettini su Netropolis, so' stati inevittabbilmente coinvolti e infettati dai loro corrispondenti dai quattro angoli del globo e convinti a unisse al loro gruppo su FB.
Quattro dati in croce, e er gioco era fatto: senza manco sape' come, er virus e' entrato come ospite dormiente ner corpo de sti giocherelloni. Portatori sani der virusse, i soggetti hanno incominciato a curiosa' e hanno subbito er fascino de Pokes, la maggia dei Gifts, l'esilarante crescita dei morsi de vampiri, dei drinks virtuali, dei parcheggi abbusivi; hanno trovato guerre de bande, l'immancabbile poker, li sondaggi, quanto sei bello, che amante sei, trombi a destra o a sinistra? che nummero sei, che canzone de Vasco me rappresenti...
In breve er virusse ha preso possesso der lato debbole umano piu' diffuso: la vanagloria. A forza de vede che ciai 150 de intelligenza (ma quarche dubbio te dovrebbe veni'), che se fossi un calciatore saresti Pele', che trombi come Rocco Siffredi e che in due settimane te sei comprato un angoletto vicino ai cessi della stazione in guerra de bande, t'e' venuto voja de invita' pure li cuggini, li parenti, i vecchi amici, pe faje vede quanto sei figo 30 anni dopo.
Er virus s'e' attivato all'improvviso e in maniera sincrona: tutti insieme a carica' le foto, a invita' li contatti, a manna' baci e abbracci diggitali... e a un certo punto, chi ancora non era stato infettato, s'e' ritrovato circondato da dementi che prima je mannaveno un messaggino, e adesso, tutto d'un botto, je dicono che je lasceno un messaggio su FB.
Ma chi e' er tipico soggetto affetto dar virusse, come se riconosce?
L'individuo affetto dar virus, e' indifferentemente de genere maschile o femminile, ma er comportamento che ne deriva dall'infezione e' sostanzialmente diverso.
Er malato de sesso maschile se po' defini' SNA-turato: SNA e' l'acronimo de Social Networking Addict (maniaco de FB, in sostanza), turato invece e' piu' prosaico vernacolo romano e sta per uno che se tappa in casa o in ufficio e se collega a FB come unica raggione de vita.
Lo SNA-turato infatti ha messo FB come home page del proprio computer, e ha la tendenza a nun distaccassene mai. La malattia lo porta a collegarsi ad FB praticamente 24ore su 24, durante le quali i soggetto declama sulla propria bacheca tutte le fasi della sua grama esistenza, senza tralasciare i particolari piu' scabrosi tipo "Ho la diarrea" "Mi lavo i piedi e mangio un boccone" e "Un bacino a tutti i miei amici di FB!!! Vi voglio bene, stamattina!"
Il soggetto e' convinto di essere l'unico a saper cercare i video su YouTube, e si pecca di linkarne 120 al giorno per farti ascoltare e vedere pezzi rarissimi tipo "In the name of Love" degli U2 o "Ape Maia".
Spesso declama frasi senza senso e se le autocommenta, e controlla in continuazione se ha ricevuto commenti alla sua ultima stronzata autocommentata.
Quando il soggetto in questione arriva a declamare sulla sua bacheca che sta partendo per le Mauritius ma "Let's Keep In Touch, they've a Wi-fi Connection on the beach!", allora si capisce subito che la malattia ha degenerato; in questi casi, il suggerimento sarebbe quello di rimuoverlo dagli amici, perche' rischiate di farvi raccontare i dettagli degli attacchi di "Vendetta di Montezuma" che sicuramente lo affliggeranno per tutta la sua permanenza all'estero, costringendolo tra l'altro alla immobilita' assoluta e quindi alla continua presenza su FB.
Er malato de sesso femminile invece ha un comportamento molto piu' determinato e concreto.
Se da un lato espone con imprevista noncuranza il fatto di aver aderito ai gruppi "Io lo faccio con tutti, e tu?" "Fellatio e pregiudizio" "Stanotte ho fatto finta ma oggi pomeriggio che lui lavora faro' sul serio", dall'altro i sintomi iniziali della malattia restituiscono un soggetto di sesso femminile che ricerca le vecchie amichette delle medie per vedere se la cellulite e' democratica o manichea.
Alcune soggette particolarmente a secco di rapporti interpersonali extrafamiliari, vengono colpite dalla necessita' di avere tutti, ma proprio tutti tra i loro contatti, tranne il proprio consorte SNA-turato. La scusa di volersi sentire "non controllate" rinforza ovviamente la certezza, da parte dello SNAturato, che qualcosa da controllare ci sarebbe, ma lo SNAturato tende a sottovalutare le potenzialita' del virus e soprassiede per quieto vivere.
Nel soggetto femminile invece FB assume contorni assai reali: le vecchie amicizie scolastiche, prima irraggiungibili e poi a portata di click, diventano improvvisamente irrinunciabili occasioni di rimpatriate, cene di gruppo, pigiama party, ed altri eventi epocali.
L'effetto ringiovanimento del viruss sui soggetti di sesso femminile e' abbastanza notevole, tanto che le malate terminali tornano a vestire pantaloni di velluto a coste larghe, All Stars e mitica Tolfa, come ai tempi del Liceo.

Non sembrano esistere nemici naturali del viruss; i piu' scettici dichiarano che l'epidemia si estinguera' a breve per collasso, e alcuni di loro si sono subito iscritti a FB per poterlo declamare a tutti, di fatto autoinfettandosi a loro volta.

L'unico rimedio finora testato e funzionante per guarire dall'infezione e' quella di farla esplodere alla sua massima potenza: quando gente che non frequentavate da anni, ricontattata tramite FB e coinvolta in improbabili rimpatriate piene di entusiasmo, vi si presentera' davanti e squadrandovi dall'alto in basso fara' battute sulla panzetta, sulla cellulite, sulla pelata, sulla scarpa muffa o quant'altro, vi ricorderete il motivo per cui avete smesso di frequentarli secoli addietro e il giorno dopo comincerete a rimuovere un po' di gente dal vostro sconfinato gruppo di amici SNAturati.

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