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Avventura numero 18 -- A commissa' --

"A commissa', allora come state
la pupa nuova ancora la allattate?"

"A marescia', non me ce fa' pensa'
è tanto che non dormo, ma che ce se pò fa'?
Piuttosto, pe' stasera, come butta?
Me raccomando, che l'aria pare brutta...
State in campana, non fate gesti strani
che a quelli basta poco pe' diventare cani..."

"E ce lo so, a volte mi sorprendo
me pare ieri che giocava cor nintendo
mi fio più grande de giorno fa' l'autista
ma er sabato e domenica se veste da teppista...
Se rasa tutto, se infila li stivali
pe anna' coll'artri in gruppo... me parono maiali!
Io non ce sto appresso a sta trasformazione
ma non le dico quanto me da' preoccupazione
è un fijo d'oro, studia' non ha voluto
ma come un principino l'ho cresciuto
cia' pure un posto d'oro e la regazza fissa
ma non ce sta una volta che nun fa qualche rissa
me ce vergogno pure e non sopporto
che manchi de rispetto alla divisa che porto"

"Dai, mo' non te angustia' so' cose da ragazzi
pe' undici campioni diventano un po' pazzi,
ma se tu l'hai educato come me dici tu
vedrai je passerà, e non ce pensa' più"

"Fateli entra' con calma e gentilezza
a volte più de un calcio può fare una carezza
attenti soprattutto a quelli che se ingruppano
bisogna perquisilli, che chissà cosa portano
e le regazze soprattutto, co quegli occhi belli
je guardi er culo e loro nascondono i coltelli"

"Va bene commissa', noi siamo preparati
speriamo che stasera se siano gemellati
se fumino na canna, grande quanto je piace
se gustino er pallone e se ne stiano in pace"

Il maresciallo salutò quel commissario stanco
si segnò il petto e corse dei suoi compagni al fianco
giù nella strada urlavan le sirene
delle volanti che scortavano le iene

Il commissario lo guardò con lo sguardo pensoso
le nari percepirono l'aroma disgustoso
dei fumi degli ultras e i cori di battaglia
la cacofonia marciante della solita marmaglia

Gli squillò il cellulare, oddio, mia moglie chiama
magari la bambina piange... rispose, ed una lama
vigliacca lo colpì alla schiena
che l'ultimo ricordo fu solo la sirena
che si faceva largo e il suo suono a coprire
il coro delle bestie, becero: "Devi morire"

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